Drosera mannii è una piccola pigmea appartenente alla famiglia delle Droseraceae. Questa specie si distingue per le sue rosette compatte di foglie a forma di cucchiaio, che misurano generalmente tra 2 e 3 cm di diametro. Le foglie sono dotate di tentacoli ghiandolari che producono una sostanza appiccicosa per catturare piccoli insetti, migliorando così l’apporto nutritivo della pianta. Durante il periodo di fioritura, che si verifica tra la tarda primavera e l’estate, Drosera mannii produce delicati fiori rosa/bianchi su steli sottili e eretti, aggiungendo ulteriore fascino ornamentale.
Origine: Questa specie è nativa della regione sud-occidentale dell’Australia, in particolare del Western Australia. Drosera mannii è stata registrata in diverse località, come Gleneagle, Boulder Rock e Jarrahdale. Cresce tipicamente in suoli sabbiosi poveri di nutrienti, all’interno delle foreste di Jarrah, e si trova spesso in bacini umidi durante l’inverno o in suoli torbosi e scheletrici presenti nelle fessure delle pavimentazioni rocciose lateritiche. Questi habitat specifici forniscono l’umidità e l’acidità essenziali per la crescita della pianta.
Caratteristiche del prodotto:
- Si adatta bene a ambienti difficili
- Preferisce la piena esposizione al sole
- Può entrare in dormienza durante i periodi di siccità per risparmiare energia
- Ideale per suoli poveri di nutrienti
- Crescita prostrata
Informazioni aggiuntive:
Per ulteriori informazioni e foto visita il nostro blog e le nostre pagine facebook e instagram.
Dettagli dell’acquisto
- Piante vigorose, rinvasate nella stagione corrente, in terriccio di prima qualità
- Vaso in plastica riciclata color mattone (6,5 cm di diametro)
- Guide alla coltivazione
- Accesso gratuito al nostro servizio di supporto per la cura delle piante con il mitico Andrea Amici “Pigliamosche”
Istruzioni per la cura
Come coltiviamo le Drosere pigmee?
Le piante in-vitro vengono ambientata indoor in una camera di coltura con parametri ambientali controllati. ciò permette ai tessuti della pianta di adattarsi gradualmente alle condizioni di coltivazione extra-vitro, mantenendo la massima vigoria della pianta anche durante questa fase delicata. Le piante offerte nello shop hanno in tutti i casi già superato la fase di adattamento per almeno 3 mesi. Dopo questa prima fase la pianta viene portata all’esterno, sotto la luce diretta del sole, mantenendo sempre 3-4 cm d’acqua nel sottovaso. Come per la maggior parte delle piante carnivore, utilizziamo solo acqua distillata prodotta da un sistema a osmosi inversa.
Illuminazione:
Come per tutte le Drosera anche le pigmee necessitano di sole diretto per poter vivere al meglio e svolgere la loro attività di minuscole predatrici.
Irrigazione:
In natura le Drosera pigmee affrontano estati torride e secche dove entrano in uno stato di dormienza per risvegliarsi e vegetare nel loro periodo invernale che è caratterizzato da piogge abbondanti e da un clima mite. A meno che non si disponga di un terrario ciò è piuttosto difficile da riprodurre in un clima temperato: in realtà riprodurre queste condizioni non è necessario in quanto la maggior parte delle Drosera pigmee vegeta tranquillamente tutto l’anno e non necessita del periodo di riposo. In estate vanno mantenuti i consueti centimetri d’acqua nel sottovaso mentre in inverno è opportuno ridurre l’apporto idrico. Le Drosera pigmee sono piante molto resistenti e possiamo “illuderle” fingendo che la nostra estate sia il loro inverno.
È importante utilizzare solo acqua distillata o, in alternativa, tutte le acque a bassissimo contenuto di sali minerali. Ad esempio quella piovana o tutte le acque di condensa (condizionatore, deumidificatore). È necessario che la conducibilità abbia un valore inferiore a 50 micro-siemens.
Substrato:
Sebbene il 50% di torba e il 50% di perlite vadano bene come substrato generale, consigliamo il substrato per Drosera che abbiamo sviluppato e testato per la crescita ottimale di questo genere.
Stagionalità e temperature:
Le Drosera pigmee non hanno bisogno di alcun tipo di riposo vegetativo. Molti coltivatori durante il periodo invernale portano le pigmee all’interno di un terrario o di una doppia finestra. Questo vale per le drosere pigmee più delicate in aree geografiche dove le temperature invernali prevedono frequenti gelate. Generalmente è sufficiente ridurre l’apporto idrico (non necessariamente in modo graduale) per evitare che l’acqua nel sottovaso si congeli rovinando irrimediabilmente le radici. Sono piante molto resistenti ma occhio alle gelate! L’ideale sarebbe posizionarle all’interno di una serra fredda.
Una delle peculiarità delle Drosera pigmee è la produzione di gemme, questo evento coincide con il nostro autunno e quindi con l’abbassarsi delle temperature (generalmente intorno ad ottobre-novembre) ed è una forma di riproduzione asessuata estremamente efficace in quanto le gemme, prodotte al centro della rosetta, raggiunta la maturità sono subito reattive e pronte a germinare. Con l’arrivo della bella stagione l’unica cosa da fare è posizionarle nuovamente al sole ed aumentare l’apporto idrico.
Informazioni aggiuntive:
Per ulteriori informazioni sulla coltivazione visitate le nostre guide alla coltivazione o utilizzate il nostro supporto per la cura delle piante scrivendo una e-mail al mitico “Pigliamosche” Andrea Amici (ilpigliamosche@diflora.it).
Fonte
Diflora ha avviato la propagazione in vitro di questa Drosera da parti di pianta provenienti da coltivatori esperti. La micropropagazione consente di preservare il genoma della pianta madre, evitando la contaminazione e la variazione genetica causate dall’impollinazione tradizionale seguita dalla produzione di semi.
Tecnica di cattura
Drosera cattura principalmente piccoli insetti volanti. Lo fa grazie ad un sistema di cattura “a colla”, basato cioè sulla produzione di goccioline di acqua e polisaccaridi (zuccheri) all’estremità dei tentacoli. Queste gocce emulano la funzione del nettare e attirano piccoli insetti che cercano sostanze zuccherine per nutrirsi. Una volta che gli sfortunati visitatori atterrano sulle foglie di Drosera rimangono appiccicati a causa dell’elevata viscosità delle goccioline. Poco alla volta il liquido denso proveniente dai tentacoli vicini avvolge l’animale che sarà destinato ad una morte piuttosto macabra: le trachee, i fori respiratori posti nell’addome degli insetti, vengono ostruite causandone la morte per soffocamento.
Coltivazione | |
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