Drosera hilaris
Descrizione
Drosera hilaris è una pianta radice carnosa semi-eretta, originaria del Sudafrica. Come tutte le piante a crescita invernale, vegeta in inverno (da settembre a maggio) e va in riposo vegetativo in estate con un livello d’acqua più basso.
Origini:
Republic of South Africa
Descrizione:
- Tipologia: Drosera a radice carnosa
- Clima: subtropicale
- Ciclo vitale: perenne (dormienza estiva)
- Forma: semi-eretta
- Foglie: verdi
- Trappole: verdi con tentacoli rosso brillante
Informazioni aggiuntive:
Per ulteriori informazioni e foto visita il nostro blog e le nostre pagine facebook e instagram.
Dettagli dell’acquisto
- Piante vigorose, rinvasate nella stagione corrente, in terriccio di prima qualità
- Vaso in plastica riciclata color mattone (6,5 cm di diametro)
- Guide alla coltivazione
- Accesso gratuito al nostro servizio di supporto per la cura delle piante con il mitico Andrea Amici “Pigliamosche”
Istruzioni per la cura
Come coltiviamo le Drosera a radice carnosa?
Le piante in vitro vengono acclimatate in una camera di coltura a temperatura e umidità controllate. Questo allestimento indoor assicura un miglior adattamento alle condizioni extra-vitro, garantendo le migliori condizioni per le piante in questa delicata fase. Tutte le piante disponibili presso il negozio Diflora sono state acclimatate per almeno 3 mesi. Dopo questa prima fase la pianta viene portata all’esterno, sotto la luce diretta del sole, con il classico sistema a vaschetta come metodo di innaffiatura e quindi mantenendo sempre una certa quantità d’acqua nella vaschetta. Come per la maggior parte delle piante carnivore, utilizziamo acqua distillata prodotta dal nostro sistema a osmosi inversa.
Illuminazione:
Pieno sole durante i mesi di vegetazione, che per noi coincidono con i mesi tra settembre e maggio. In estate non è necessario esporre il vaso con le piante dormienti al sole pieno.
Irrigazione e gestione estate/inverno:
Le radici carnose sono una forma di difesa che queste drosere usano per ripararsi dal caldo e dalla siccità del periodo estivo. Durante l’estate, i vasi che contengono le piante a riposo, vanno annaffiati meno del normale.
Con l’arrivo del fresco di settembre ci comportiamo diversamente: possiamo iniziare a innaffiare di più il vaso, come per le altre drosere, aggiungendo i classici 2-3 cm di acqua distillata nel sottovaso. In questo modo simuleremo l’inizio della stagione delle piogge e le piante germoglieranno dal riposo vegetativo in breve tempo.
Substrato:
Sebbene il 50% di torba e il 50% di perlite vadano bene come substrato generale, consigliamo il substrato per Drosera che abbiamo sviluppato e testato per la crescita ottimale di questo genere.
Stagionalità e temperature:
Iniziare ad annaffiare dall’alto, gradualmente, indicativamente a fine estate, senza, inizialmente, lasciare acqua nel sottovaso. Appena la pianta spunta è iniziato il periodo vegetativo e si può tranquillamente lasciare un dito di acqua nel sottovaso. In inverno le temperature minime ottimali sarebbero intorno ai 5 °C ma tollerano anche temperature leggermente inferiori agli 0°C. Tenere le piante in una posizione dove possono godere di un po’ di sole. Se le temperature scendono abbondantemente sotto lo zero riparare le piante in una serretta fredda chiusa. All’incirca a metà primavera, le foglie inizieranno a seccare; è questo il momento di sospendere le annaffiature, di lasciare che l’acqua nel sottovaso si prosciughi e che il terreno si secchi completamente. In estate tenere i vasi all’ombra, spruzzare ogni tanto un po’ di acqua sul terreno in questo periodo di riposo vegetativo.
Informazioni aggiuntive:
Per ulteriori informazioni sulla coltivazione visitate le nostre guide alla coltivazione o utilizzate il nostro supporto per la cura delle piante scrivendo una e-mail al mitico “Pigliamosche” Andrea Amici (ilpigliamosche@diflora.it).
Fonte
Diflora ha iniziato la propagazione in vitro di questa Drosera partendo da provette sterili ricevute da altri venditori o appassionati.
Tecnica di cattura
Drosera cattura principalmente piccoli insetti volanti. Lo fa grazie ad un sistema di cattura “a colla”, basato cioè sulla produzione di goccioline di acqua e polisaccaridi (zuccheri) all’estremità dei tentacoli. Queste gocce emulano la funzione del nettare e attirano piccoli insetti che cercano sostanze zuccherine per nutrirsi. Una volta che gli sfortunati visitatori atterrano sulle foglie di Drosera rimangono appiccicati a causa dell’elevata viscosità delle goccioline. Poco alla volta il liquido denso proveniente dai tentacoli vicini avvolge l’animale che sarà destinato ad una morte piuttosto macabra: le trachee, i fori respiratori posti nell’addome degli insetti, vengono ostruite causandone la morte per soffocamento.
Coltivazione | |
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Condizioni di illuminazione | |
Drosera – Caratteristiche speciali |