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Drosera finlaysoniana

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Informazioni sulla spedizione

Drosera finlaysoniana originaria dell’Australia e del Sud-est asiatico, prende il nome da George Finlayson, un naturalista scozzese che la raccolse per la prima volta nel 1821-22. È una pianta annuale, il che significa che completa il suo ciclo vitale in un solo anno, morendo dopo aver prodotto i semi; di conseguenza, non si riproduce da talee di radice o foglia.
È di dimensioni medio-grandi con foglie verdi lunghe e sottili come i tentacoli. A differenza di molte altre Drosere, la D. finlaysoniana non ha picciolo, ma lamine ricoperte di tentacoli che si estendono direttamente dal fusto. La parte inferiore delle foglie non presenta i tentacoli per la cattura delle prede. I fiori sono bianchi o rosa e lo stelo floreale tende a piegarsi orizzontalmente man mano che si sviluppa. Predilige un mix di terreno composto principalmente o interamente da sabbia e non ama un substrato costantemente inzuppato d’acqua

Origine: Australia and Southeast Asia

Caratteristiche principali:

  • Clima: tropicale
  • Forma: eretta
  • Foglia: foglie lunghe, sottili, verdi
  • Trappola: lamine tentacolate che si estendono direttamente dal fusto
  • Ciclo di vita annuale: Completa il suo ciclo di vita entro un anno, morendo dopo la produzione di semi

Informazioni aggiuntive:
Per maggiori informazioni e foto visita il nostro blog e le nostre pagine  FacebookInstagram.

Dettagli dell’acquisto

Istruzioni per la cura

Come coltiviamo le Drosere tropicali? 
Le piante in-vitro vengono ambientata indoor in una camera di coltura con parametri ambientali controllati. ciò permette ai tessuti della pianta di adattarsi gradualmente alle condizioni di coltivazione extra-vitro, mantenendo la massima vigoria della pianta anche durante questa fase delicata. Le piante offerte nello shop hanno in tutti i casi già superato la fase di adattamento per almeno 3 mesi. Dopo questa prima fase la pianta viene portata all’esterno, sotto la luce diretta del sole, mantenendo sempre 3-4 cm d’acqua nel sottovaso. Come per la maggior parte delle piante carnivore, utilizziamo solo acqua distillata prodotta da un sistema a osmosi inversa.

Illuminazione:
Pieno sole tutto l’anno! È possibile ombreggiare leggermente nei mesi estivi più caldi per evitare temperature eccessive che potrebbero bloccare la crescita della pianta.

Irrigazione:
Le Droserea tropicali amano i ristagni d’acqua (3-4 cm di acqua distillata sempre nel sottovaso). Questo serve a imitare fedelmente l’ambiente naturale in cui vivono.
È importante utilizzare solo acqua distillata o, in alternativa, tutte le acque a bassissimo contenuto di sali minerali. Ad esempio quella piovana o tutte le acque di condensa (condizionatore, deumidificatore). È necessario che la conducibilità abbia un valore inferiore a 50 micro-siemens.

Substrato:
Sebbene il 50% di torba e il 50% di perlite vadano bene come substrato generale, consigliamo il substrato per Drosera che abbiamo sviluppato e testato per la crescita ottimale di questo genere.

Stagionalità e temperature:
Essendo questa Drosera una pianta carnivora tropicale, non entra in riposo vegetativo e necessita di temperature mai inferiori ai 15°C.

Informazioni aggiuntive:
Per ulteriori informazioni sulla coltivazione visitate le nostre guide alla coltivazione o utilizzate il nostro supporto per la cura delle piante scrivendo una e-mail al mitico “Pigliamosche” Andrea Amici (ilpigliamosche@diflora.it).

Fonte

Diflora ha avviato la propagazione in vitro di questa Drosera da parti di pianta provenienti da coltivatori europei esperti. La micropropagazione consente di preservare il genoma della pianta madre, evitando la contaminazione e la variazione genetica causate dall’impollinazione tradizionale seguita dalla produzione di semi.

Tecnica di cattura

Drosera cattura principalmente piccoli insetti volanti. Lo fa grazie ad un sistema di cattura “a colla”, basato cioè sulla produzione di goccioline di acqua e polisaccaridi (zuccheri) all’estremità dei tentacoli. Queste gocce emulano la funzione del nettare e attirano piccoli insetti che cercano sostanze zuccherine per nutrirsi. Una volta che gli sfortunati visitatori atterrano sulle foglie di Drosera rimangono appiccicati a causa dell’elevata viscosità delle goccioline. Poco alla volta il liquido denso proveniente dai tentacoli vicini avvolge l’animale che sarà destinato ad una morte piuttosto macabra: le trachee, i fori respiratori  posti nell’addome degli insetti, vengono ostruite causandone la morte per soffocamento.

Coltivazione

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Condizioni di illuminazione

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Drosera – Caratteristiche speciali

Stagionalità

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