Utricularia longifolia
8.00€ *
Descrizione
Utricularia longifolia è una pianta carnivora terrestre o epifita originaria del Brasile. Possiede trappole di aspirazione, chiamate utricoli. Quando la preda tocca i peli collegati alla “porta” della trappola, questa si apre e risucchia la preda e l’acqua circostante.
Origini:
Australia
Descrizione:
- Clima: subtropicale
- Ciclo vitale: perenne
- Forma: eretta
- Foglie: lunghe e di colore verde brillante
- Trappole: utriculi ad aspirazione. Quando la preda tocca i peli collegati alla “porta” della trappola, questa si apre e risucchia la preda e l’acqua circostante all’interno
Informazioni aggiuntive:
Per ulteriori informazioni e foto visita il nostro blog e le nostre pagine facebook e instagram.
Dettagli dell’acquisto
- Piante vigorose, rinvasate nella stagione corrente, in terriccio di prima qualità
- Vaso in plastica riciclata color mattone (6,5 cm di diametro)
- Guide alla coltivazione
- Accesso gratuito al nostro servizio di supporto per la cura delle piante con il mitico Andrea Amici “Pigliamosche”
Istruzioni per la cura
Come coltiviamo Utricularia?
Le piante in-vitro vengono ambientata indoor in una camera di coltura con parametri ambientali controllati. ciò permette ai tessuti della pianta di adattarsi gradualmente alle condizioni di coltivazione extra-vitro, garantendo le migliori condizioni per le piante in questa delicata fase. Tutte le piante disponibili presso lo shop Diflora sono state acclimatate per almeno 3 mesi. Dopo questa prima fase le piante vengono coltivate al chiuso per tutto l’anno a una temperatura di 20°C con un fotoperiodo di 16 ore e mantenendo sempre 3-4 cm d’acqua nel sottovaso. Utricularia è posta sotto 4000/5000 lux prodotti da luci LED con una temperatura di colore di 6400K. Come per la maggior parte delle piante carnivore, utilizziamo solo acqua distillata prodotta da un sistema a osmosi inversa.
Illuminazione:
Utricularia prospera in ambienti caratterizzati da luce diffusa. Con un’adeguata acclimatazione possa adattarsi bene alla luce diretta, è consigliabile fornire un po’ d’ombra durante i mesi estivi più caldi per evitare che le temperature troppo elevate possano ostacolare la crescita della pianta.
Irrigazione:
Utricularia ama i ristagni d’acqua durante tutto l’anno (3-4 cm di acqua distillata sempre nel sottovaso). Questo serve a imitare fedelmente l’ambiente naturale in cui vivono. È importante utilizzare solo acqua distillata o, in alternativa, tutte le acque a bassissimo contenuto di sali minerali. Ad esempio quella piovana o tutte le acque di condensa (condizionatore, deumidificatore). È importante che la conducibilità abbia un valore inferiore a 50 micro-siemens.
Substrato:
Utricularia non tollera le sostanze nutritive. Evitiamo le torbe con pH neutro o i fertilizzanti azotati, che si trovano spesso nei terricci per piante acidofile. La torba deve essere pura; il substrato che consigliamo è composto per il 50% da torba di sfagno acida e per il 50% da perlite.
Stagionalità e temperature:
Utricularia è una pianta subtropicale molto tollerante con le temperature. Questa pianta non va in dormienza. Possono essere coltivate su davanzali freschi e soleggiati, ma le piante migliori sono coltivate in serre o terrari a clima controllato, dove le temperature non scendono al di sotto dei 5-10°C. In inverno è molto importante proteggerle dal gelo.
Informazioni aggiuntive:
Per ulteriori informazioni sulla coltivazione visitate le nostre guide alla coltivazione o utilizzate il nostro supporto per la cura delle piante scrivendo una e-mail al mitico “Pigliamosche” Andrea Amici (ilpigliamosche@diflora.it).
Fonte
Diflora ha avviato la propagazione in vitro di Utricularia da parti di pianta provenienti da coltivatori europei esperti. La micropropagazione consente di preservare il genoma della pianta madre, evitando la contaminazione e la variazione genetica causate dall’impollinazione tradizionale seguita dalla produzione di semi.
Tecnica di cattura
Utricularia possiede trappole di aspirazione, chiamate utricoli. Quando la preda tocca i peli collegati alla “porta” della trappola, questa si apre e risucchia la preda e l’acqua circostante.
Coltivazione | |
---|---|
Stagionalità | |
Condizioni di illuminazione |