Roridula gorgonias è un arbusto eretto sempreverde, alto fino a circa 1 m, endemico del sud-ovest della provincia del Capo Occidentale del Sudafrica. Le piante sono dotate di tentacoli che secernono una resina appiccicosa e lucida dalla ghiandola più spessa all’estremità, che cattura molti oggetti trasportati dall’aria. Le piante non digeriscono gli insetti intrappolati, ma l’insetto Pameridea roridulae ne succhia i succhi e la pianta assorbe i nutrienti dagli escrementi dell’insetto.
Origini:
Sud-ovest della provincia del Capo Occidentale, in Sudafrica.
Descrizione:
- Clima: subtropicale
- Ciclo di vita: perenne
- Forma: eretta
- Foglie: verdi
- Trappola: verde con piccoli tentacoli
Informazioni aggiuntive:
Per ulteriori informazioni e foto visita il nostro blog e le nostre pagine facebook e instagram.
Dettagli dell’acquisto
- Piante vigorose, rinvasate nella stagione corrente, in terriccio di prima qualità
- Vaso in plastica riciclata color mattone (6,5 cm di diametro)
- Guide alla coltivazione
- Accesso gratuito al nostro servizio di supporto per la cura delle piante con il mitico Andrea Amici “Pigliamosche”
Istruzioni per la cura
Come coltiviamo Roridula gorgonias?
Le piante in-vitro vengono ambientata indoor in una camera di coltura con parametri ambientali controllati. ciò permette ai tessuti della pianta di adattarsi gradualmente alle condizioni di coltivazione extra-vitro, mantenendo la massima vigoria della pianta anche durante questa fase delicata. Le piante offerte nello shop hanno in tutti i casi già superato la fase di adattamento per almeno 3 mesi. Dopo questa prima fase la pianta viene portata all’esterno, sotto la luce diretta del sole, mantenendo sempre umido il terreno. Come per la maggior parte delle piante carnivore, utilizziamo solo acqua distillata prodotta da un sistema a osmosi inversa.
Illuminazione:
Roridula in natura cresce su collinette insieme ad altre piante arbustive di piccola dimensione che non producono ombra o riparo dalla luce diretta. Di conseguenza esse si è adattata traendo beneficio anche dalla luce. Probabilmente la sua strategia di cattura prevede un mix tra il fornire ombra e riparo agli insetti e ingannarli con la riflessione della luce sulle foglie che faranno sembrare le goccioline come una fonte di acqua.
Irrigazione:
Questa pianta proto carnivora è più resistente delle classiche piante carnivore ad eventuali minerali discolti nell’acqua, tuttavia è sempre bene utilizzare acqua demineralizzata o piovana come quella che gli viene fornita dalle piogge nel suo habitat naturale. Inoltre si è notato come la pianta risulti stressata se annaffiata con acqua di falda. Nel periodo estivo lasciare sempre qualche cm di acqua nel sottovaso ma rabboccare solo una volta asciutto. Questo perché non ama i ristagni idrici vivendo in ambienti con suolo sabbioso.
Substrato:
In natura Roridula cresce su ambienti caratterizzati da suolo sabbioso ed estremamente drenante di conseguenza sarebbe opportuno creare lo stesso ambiente anche in vaso. Un mix 40% torba bionda acida si sfagno e 60% perlite è un buon compromesso tra acidità e drenaggio. Se si dispone di sabbia di quarzo inerte il mix migliore potrebbe essere un mix tra torba, perlite e sabbia in parti uguali. È consigliabile utilizzare vasi alti e aumentare la dimensione mano a mano che la pianta cresce.
Stagionalità e temperature:
Le piante del genere Roridula appartengono ad un clima sub-tropicale e non necessitano del riposo vegetativo , tuttavia se ben riparate risultano essere piante relativamente tolleranti alle basse temperature purchè non inferiori ai 10°c per periodi eccessivamente prolungati. Anche nel loro ambiente naturale c’è alternanza estate-inverno, tuttavia gli inverni del loro clima sono più miti dei nostri inverni mediterranei.
In inverno è opportuno riparare Roridula dalle gelate, riponendo il vaso dentro una serra fredda oppure sotto un portico ma non in casa. Quando le temperature cominciano ad abbassarsi Roridula rallenterà il metabolismo e di conseguenza la crescita, in questo periodo non necessita di abbondanti irrigazioni ma è opportuno mantenere comunque il substrato umido con annaffiature occasionali. In assenza dell’insetto ospite è buona regola, in questo periodo, pulire la pianta dall’eccesso di prede in quanto durante la decomposizione di questi insetti Roridula potrebbe venire facilmente aggredita da funghi.
Informazioni aggiuntive:
Per ulteriori informazioni sulla coltivazione visitate le nostre guide alla coltivazione o utilizzate il nostro supporto per la cura delle piante scrivendo una e-mail al mitico “Pigliamosche” Andrea Amici (ilpigliamosche@diflora.it).
Fonte
Diflora ha iniziato la propagazione di questa Roridula utilizzando semi germinati in vitro nel nostro laboratorio. Questo esemplare è stato scelto per la sua unicità in termini di forma e colore, dando vita a un prodotto distintivo sul mercato.
Tecnica di cattura
Roridula non può essere definita una pianta carnivora ma piuttosto proto-carnivora in quanto non è in grado di produrre enzimi digestivi.
Cosa significa proto carnivora? Significa appunto che questo particolare genere di pianta ha sviluppato un metodo “alternativo” per ricavare nutrimenti dalle sue prede, una spettacolare simbiosi tra pianta ed insetto! infatti le foglie coperte di ghiandole sono in grado di produrre una resina appiccicosa che intrappola piccoli insetti ma da questa trappola vi è un insetto che da ciò trae beneficio, un piccolo Emittero del Genere Pameridae è infatti in grado di muoversi tra le foglie di Roridula ed approfittare delle prede immobili grazie alla resina per predarle facilmente e nutrirsene. Successivamente le deiezioni organiche di questo insetto andranno a fertilizzare naturalmente la pianta Roridula che altrimenti non sarebbe in grado di procurarsi le sostanze di cui ha bisogno. Questo insetto vive la sua intera vita su Roridula, riproducendosi su di essa e deponendo le uova alla base della pianta stessa.
Coltivazione | |
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Stagionalità |