Drosera intermedia “Carolina Giant”
8.00€ *
Descrizione
Drosera intermedia “Carolina Giant” è una bellissima variante di Drosera intermedia, pianta temperata, selezionata per le sue enormi dimensioni.
Origini:
Sudafrica
Descrizione:
- Clima: temperato
- Ciclo vitale: perenne
- Forma: semi-eretta
- Foglie: da verde a rosso se ben esposta ai raggi solari
- Trappole: verde brillante con sfumature rosse
Informazioni aggiuntive:
Per ulteriori informazioni e foto visita il nostro blog e le nostre pagine facebook e instagram.
Dettagli dell’acquisto
- Piante vigorose, rinvasate nella stagione corrente, in terriccio di prima qualità
- Vaso in plastica riciclata color mattone (6,5 cm di diametro)
- Guide alla coltivazione
- Accesso gratuito al nostro servizio di supporto per la cura delle piante con il mitico Andrea Amici “Pigliamosche”
Istruzioni per la cura
Come coltiviamo le Drosere temperate?
Le piante in-vitro vengono ambientata indoor in una camera di coltura con parametri ambientali controllati. ciò permette ai tessuti della pianta di adattarsi gradualmente alle condizioni di coltivazione extra-vitro, mantenendo la massima vigoria della pianta anche durante questa fase delicata. Le piante offerte nello shop hanno in tutti i casi già superato la fase di adattamento per almeno 3 mesi. Dopo questa prima fase la pianta viene portata all’esterno, sotto la luce diretta del sole, mantenendo sempre 3-4 cm d’acqua nel sottovaso. Come per la maggior parte delle piante carnivore, utilizziamo solo acqua distillata prodotta da un sistema a osmosi inversa.
Illuminazione:
Pieno sole tutto l’anno! È possibile ombreggiare leggermente nei mesi estivi più caldi per evitare temperature eccessive che potrebbero bloccare la crescita della pianta.
Irrigazione:
Le Drosera temperate amano i ristagni d’acqua (3-4 cm di acqua distillata sempre nel sottovaso). Questo serve a imitare fedelmente l’ambiente naturale in cui vivono.
È importante utilizzare solo acqua distillata o, in alternativa, tutte le acque a bassissimo contenuto di sali minerali. Ad esempio quella piovana o tutte le acque di condensa (condizionatore, deumidificatore). È importante che la conducibilità abbia un valore inferiore a 50 micro-siemens.
Substrato:
Sebbene il 50% di torba e il 50% di perlite vadano bene come substrato generale, consigliamo il substrato per Drosera che abbiamo sviluppato e testato per la crescita ottimale di questo genere.
Stagionalità e temperature:
Questa Drosera è una pianta carnivora dal clima temperato, che viene coltivata all’esterno tutto l’anno, sotto la luce diretta del sole sia in inverno che in estate. La pianta inizia a spuntare tra fine marzo e inizio aprile e continua a crescere fino a ottobre inoltrato, quando il freddo diventa sempre più intenso. Quando arriva l’autunno, questo tipo di Drosera produce una rosetta di dimensioni più piccole rispetto alle precedenti foglie vegetative con lo scopo di proteggersi dal gelo, esponendo meno superficie possibile alle temperature sotto lo zero dell’inverno. Questo periodo di riposo è chiamato “dormienza”: la parte centrale della rosetta rimane viva mentre tutto il resto diventa marrone e sembra morto. MA NON È MORTO! È il normale adattamento stagionale di una Drosera temperata che va in dormienza fino ai primi caldi della primavera.
Informazioni aggiuntive:
Per ulteriori informazioni sulla coltivazione visitate le nostre guide alla coltivazione o utilizzate il nostro supporto per la cura delle piante scrivendo una e-mail al mitico “Pigliamosche” Andrea Amici (ilpigliamosche@diflora.it).
Fonte
Diflora ha avviato la propagazione in vitro di questa Drosera da parti di pianta. La micropropagazione consente di preservare il genoma della pianta madre, evitando la contaminazione e la variazione genetica causate dall’impollinazione tradizionale seguita dalla produzione di semi.
Tecnica di cattura
Drosera cattura principalmente piccoli insetti volanti. Lo fa grazie ad un sistema di cattura “a colla”, basato cioè sulla produzione di goccioline di acqua e polisaccaridi (zuccheri) all’estremità dei tentacoli. Queste gocce emulano la funzione del nettare e attirano piccoli insetti che cercano sostanze zuccherine per nutrirsi. Una volta che gli sfortunati visitatori atterrano sulle foglie di Drosera rimangono appiccicati a causa dell’elevata viscosità delle goccioline. Poco alla volta il liquido denso proveniente dai tentacoli vicini avvolge l’animale che sarà destinato ad una morte piuttosto macabra: le trachee, i fori respiratori posti nell’addome degli insetti, vengono ostruite causandone la morte per soffocamento.
Coltivazione | |
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Stagionalità | |
Condizioni di illuminazione | |
Drosera – Caratteristiche speciali |