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Drosera capensis ‘Albino’

5.00 *

Descrizione

Drosera capensis ‘Albino’ è la forma bianca della Drosera capensis. Le sue foglie possono raggiungere una lunghezza di 10 cm e sono densamente ricoperte di tentacoli bianchi e appiccicosi. Questa carnivora cattura principalmentepiccoli insetti come mosche della frutta o funghi.

Origini:
Bainskloof, Sudafrica

Descrizione:

  • Clima: subtropicale
  • Ciclo di vita: perenne
  • Forma: eretta
  • Foglie: verde chiaro
  • Trappole: verde con tentacoli bianchi

Informazioni aggiuntive:
Per ulteriori informazioni e foto visita il nostro blog e le nostre pagine facebook e instagram.

Dettagli dell’acquisto

Istruzioni per la cura

Come coltiviamo le Drosere subtropicali? 
Le piante in-vitro vengono ambientata indoor in una camera di coltura con parametri ambientali controllati. ciò permette ai tessuti della pianta di adattarsi gradualmente alle condizioni di coltivazione extra-vitro, mantenendo la massima vigoria della pianta anche durante questa fase delicata. Le piante offerte nello shop hanno in tutti i casi già superato la fase di adattamento per almeno 3 mesi. Dopo questa prima fase la pianta viene portata all’esterno, sotto la luce diretta del sole, mantenendo sempre 3-4 cm d’acqua nel sottovaso. Come per la maggior parte delle piante carnivore, utilizziamo solo acqua distillata prodotta da un sistema a osmosi inversa.

Illuminazione:
Pieno sole tutto l’anno! È possibile ombreggiare leggermente nei mesi estivi più caldi per evitare temperature eccessive che potrebbero bloccare la crescita della pianta.

Irrigazione:
Le Drosera subtropicali amano i ristagni d’acqua (3-4 cm di acqua distillata sempre nel sottovaso). Questo serve a imitare fedelmente l’ambiente naturale in cui vivono.
È importante utilizzare solo acqua distillata o, in alternativa, tutte le acque a bassissimo contenuto di sali minerali. Ad esempio quella piovana o tutte le acque di condensa (condizionatore, deumidificatore). È necessario che la conducibilità abbia un valore inferiore a 50 micro-siemens.

Substrato:
Sebbene il 50% di torba e il 50% di perlite vadano bene come substrato generale, consigliamo il substrato per Drosera che abbiamo sviluppato e testato per la crescita ottimale di questo genere.

Stagionalità e temperature:
Le Drosera subtropicali non hanno bisogno del riposo vegetativo e non producono ibernacoli.
Gli inverni a clima subtropicale sono freschi ma non freddi, significa che le temperature si abbassano ma raramente scendono sotto i 10°C. In inverno è possibile comunque coltivare le specie più resistenti all’esterno  (es. Drosera capensis) ma è molto importante ripararle dalle gelate e ridurre l’acqua nel sottovaso.
L’ideale sarebbe disporre di una serra fredda in cui proteggerle. In alternativa molti coltivatori utilizzano lo spazio interno di doppie finestre sfruttando il calore della propria casa per creare una simil-serra in cui svernare le piante, oppure un terrario munito di luci artificiali. Se non si dispone di un terrario è normale notare una perdita di vigore ed un rallentamento della crescita. Con l’allungarsi delle giornate e l’innalzarsi delle temperature tuttavia esse torneranno a crescere e fiorire regalando grandi soddisfazioni!

Informazioni aggiuntive:
Per ulteriori informazioni sulla coltivazione visitate le nostre guide alla coltivazione o utilizzate il nostro supporto per la cura delle piante scrivendo una e-mail al mitico “Pigliamosche” Andrea Amici (ilpigliamosche@diflora.it).

 

Fonte

Diflora ha avviato la propagazione in vitro di questa Drosera da parti di pianta provenienti da coltivatori esperti. La micropropagazione consente di preservare il genoma della pianta madre, evitando la contaminazione e la variazione genetica causate dall’impollinazione tradizionale seguita dalla produzione di semi.

Tecnica di cattura

Drosera cattura principalmente piccoli insetti volanti. Lo fa grazie ad un sistema di cattura “a colla”, basato cioè sulla produzione di goccioline di acqua e polisaccaridi (zuccheri) all’estremità dei tentacoli. Queste gocce emulano la funzione del nettare e attirano piccoli insetti che cercano sostanze zuccherine per nutrirsi. Una volta che gli sfortunati visitatori atterrano sulle foglie di Drosera rimangono appiccicati a causa dell’elevata viscosità delle goccioline. Poco alla volta il liquido denso proveniente dai tentacoli vicini avvolge l’animale che sarà destinato ad una morte piuttosto macabra: le trachee, i fori respiratori  posti nell’addome degli insetti, vengono ostruite causandone la morte per soffocamento.

Coltivazione

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Stagionalità

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Condizioni di illuminazione

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Drosera – Caratteristiche speciali

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