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Per principianti e collezionisti

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Spedizione veloce

Rispettoso dell’ambiente

Dionaea muscipula “White Mamba II”

250.00 *

Esaurito

Informazioni sulla spedizione

Selezionata da Diflora

Dionaea muscipula “White Mamba II” è una selezione esclusiva Made in Diflora, caratterizzata da una variegatura albomarginata unica. La pianta madre, scoperta nel 2019 nella serretta domestica di Valerio e condivisa sui social nel 2020, presenta trappole completamente bianche con sfumature rosate all’interno. Le piante derivate dalla divisione del rizoma mostrano pattern di variegatura spettacolari, ma con differenze rispetto all’originale: alcune hanno trappole parzialmente bianche con macchie, altre presentano trappole pallide con margini sbiaditi, mentre alcune sviluppano striature bianche più evidenti. Nonostante gli innumerevoli tentativi, nessuna possibilità di replicare esattamente la variegatura della pianta originaria.
Per questo la sola e unica pianta madre, resta etichettata come “”White Mamba I””, mentre le piante figlie, originarie della divisione di rizoma, sono denominate Dionaea muscipula “”White Mamba II””. Ogni generazione presenta variegature che possono avvicinarsi all’originale o sviluppare caratteristiche proprie.

La versione venduta al pubblico è sempre e solo parte del cluster “”White Mamba II””

Un esemplare affascinante e in continua evoluzione, perfetto per i collezionisti in cerca di piante uniche e distintive.

Caratteristiche principali:

  • Unica variegatura albomarginata
  • Modelli di variegatura sorprendenti
  • Crescita eretta
  • Distintivo e raro
  • Piante uniche nel loro genere

Informazioni aggiuntive:

Per maggiori informazioni e foto visita il nostro blog e le nostre pagine Facebook e Instagram.

Dettagli dell’acquisto

Care instructions

Come coltiviamo Dionaea muscipula? 
Le piante in-vitro vengono ambientata indoor in una camera di coltura con parametri ambientali controllati. ciò permette ai tessuti della pianta di adattarsi gradualmente alle condizioni di coltivazione extra-vitro, mantenendo la massima vigoria della pianta anche durante questo periodo delicato. Dopo questa fase la pianta viene portata all’esterno, sotto la luce diretta del sole, mantenendo sempre 3-4 cm d’acqua nel sottovaso. Come per la maggior parte delle piante carnivore, utilizziamo solo acqua distillata (prodotto da un sistema ad osmosi inversa) o acqua piovana. Le piante offerte nello shop hanno in tutti i casi già superato la fase di adattamento per almeno 3 mesi.

Illuminazione:
Pieno sole tutto l’anno! È possibile ombreggiare leggermente nei mesi estivi più caldi per evitare temperature eccessive che potrebbero bloccare la crescita della pianta.

Irrigazione:
Dionaea muscipula ama i ristagni d’acqua (3-4 cm di acqua distillata sempre nel sottovaso) anche in inverno e in caso di gelo. Questo serve a imitare fedelmente l’ambiente naturale in cui vivono.
È importante utilizzare solo acqua distillata o, in alternativa, tutte le acque a bassissimo contenuto di sali minerali. Ad esempio tutte le acque di condensa (condizionatore, deumidificatore). La conducibilità dell’acqua deve avere un valore inferiore a 50 micro-siemens.

Substrato:
Dionaea muscipula non tollera le sostanze nutritive. Evitiamo torbe con pH neutro o fertilizzanti azotati, che si trovano spesso nei terricci per piante acidofile. La torba deve essere pura, il substrato per Dionaea che consigliamo è composto da 50% di pura torba acida di sfagno e 50% di perlite.

Stagionalità e temperature:
Dionaea muscipula cresce in una zona costiera tra il North e il South Carolina. Il clima in cui vive è temperato, con estati caldi e inverni freddi. Si coltiva all’esterno tutto l’anno, sotto la luce diretta del sole sia in inverno che in estate.
La pianta inizia a spuntare tra fine marzo e inizio aprile e continua a crescere fino a ottobre inoltrato, quando il freddo diventa sempre più intenso. Con l’arrivo dell’autunno, Dionaea produce una rosetta di foglie di dimensioni più piccole rispetto a quelle primaverili, con lo scopo di proteggersi dal gelo, esponendo meno superficie possibile alle temperature rigide dell’inverno. Questo periodo di riposo è chiamato “dormienza”: la parte centrale della rosetta rimane viva mentre tutto il resto imbrunisce e sembra morto. MA NON È MORTO! È il normale adattamento stagionale di una Venere acchiappamosche che va in dormienza fino ai primi caldi della primavera.

Informazioni aggiuntive:
Per ulteriori informazioni sulla coltivazione visitate le nostre guide alla coltivazione o utilizzate il nostro supporto per la cura delle piante scrivendo una e-mail al mitico “Pigliamosche” Andrea Amici (ilpigliamosche@diflora.it).

Fonte

Diflora ha avviato la propagazione in vitro di questa Dionaea muscipula da parti di pianta provenienti da coltivatori europei esperti. La micropropagazione consente di preservare il genoma della pianta madre, evitando la contaminazione e la variazione genetica causate dall’impollinazione tradizionale seguita dalla produzione di semi.

Tecnica di cattura

Dionaea muscipula usa una trappola a “tagliola”, ovvero una foglia modificata in cui due lobi, spesso di colore vivace, insieme a secrezioni zuccherine di alcune cellule, fungono da richiamo per l’insetto: quando questo si appoggia sulla trappola i due lobi si chiudono a scatto catturandolo.

La chiusura della trappola attiva è causata dal tocco di un insetto su dei peli sensoriali esposti sui lobi fogliari: l’insetto deve stimolare 2 peletti sensore in contemporanea oppure un doppio tocco ripetuto entro pochi secondi, anche sullo peletto sensore. Questo aumenta l’efficienza permettendo l’attivazione della trappola solo in caso di una reale preda, riducendo gli sprechi dovuti dall’attivazione accidentale della trappola. Lo stimolo meccanico si traduce in un potenziale d’azione che si propaga tra le cellule vegetali determinando una variazione di turgore tra la superficie interna/esterna di ogni lobo, indispensabile per chiusura a scatto. L’insetto viene catturato in quanto la chiusura della trappola generalmente avviene in meno di un secondo, ed a margine di essa si presentano delle protuberanze a forma di ciglia che, una volta serrate, formano una specie di prigione con tanto di sbarre.
Questa prima chiusura in realtà non è altro che un secondo step di controllo per evitare altri falsi allarmi (una goccia d’acqua, la caduta accidentale di un ramoscello). Se effettivamente all’interno della trappola è presente un insetto di dimensioni sufficienti, questo, divincolandosi, continuerà a stimolare i peletti sensore, determinando la completa chiusura dei due lobi e l’attivazione della secrezione di enzimi digestivi.

Coltivazione

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Condizioni di illuminazione

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Stagionalità

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Dionaea – Caratteristiche Speciali

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