In questo articolo dedicato alle magnifiche piante carnivore del genere Nepenthes approfondiremo insieme tutti i punti salienti per una buona coltivazione di questa pianta carnivora tropicale senza complicarsi troppo la vita in modo da poter gioire della rigogliosa crescita e poter ammirare la formazione di nuove foglie e trappole dalle forme e dai colori sgargianti!
Eh si! Essendo una pianta carnivora tropicale Nepenthes ha bisogno di più cure rispetto a Dionaea, Sarracenia e delle Drosere più rustiche. Perciò vale la pena conoscerle e soprattutto conoscere i punti chiave per la coltivazione di Nepenthes in quanto può sembrare difficile, ma difficile non è!
Molti neofiti o appassionati inesperti rimangono colpiti da questa pianta carnivora magnifica che prende il nome di Nepenthes, purtroppo in mancanza di esperienza e di conoscenze di base non sempre gli esperimenti hanno un risultato positivo, facendo nascere la convinzione che si tratti di piante difficili da coltivare e quindi in molti gettano la spugna fin da subito. Per questo motivo vale la pena investire 10 minuti per conoscere queste piante carnivore, il loro habitat e come prendersi cura di Nepenthes in un articolo che si prefissa lo scopo di divulgare nozioni base e piccoli trucchi per non sbagliare e coltivare facilmente questa pianta carnivora!
Le presentazioni
Nepenthes è una pianta carnivora tropicale e semi rampicante appartenente al Genere delle Nepenthaceae, generalmente esse trovano il loro Habitat ideale tra le foreste pluviali e montane dell’arcipelago Malese, Borneo, Nuova Guinea, Indonesia, Filippine e Australia occidentale dove crescono utilizzando il viticcio che collega la foglia all’ascidio per “aggrapparsi” alla vegetazione circostante e crescere in altezza (alcune possono raggiungere anche i 15 metri di altezza). Alcune specie è possibile ammirarle anche in Madagascar, Sri Lanka e in alcune zone dell’India e della Cina.
Nepenthes è una pianta carnivora prevalentemente terrestre, che affonda le delicate radici in terreni poveri di sostanze nutritive, ricchi di sostanza organica inerte, drenanti e molto leggeri. Pertanto, come per tutte le piante carnivore, la scarsità di nutrimenti essenziali a livello radicale ha portato queste piante a sviluppare adattamenti eccezionali per poter vivere in un ambiente decisamente difficile.
Parlo di adattamenti eccezionali in quanto Nepenthes non si limita alla cattura di insetti o piccoli animali, in milioni di anni di evoluzione esse hanno creato un legame particolare con l’ambiente e con gli animali che popolano il loro stesso Habitat. Alcune Nepenthes infatti sono “detritivore”, ciò significa che sono in grado di sfruttare i rifiuti organici (es. foglie cadute da altre piante) a proprio beneficio. Altre, come la famosa Nepenthes lowii , producono un essudato nella pagina interna dell’opercolo dell’ascidio. Tale sostanza risulta essere molto dolce e con un effetto blandamente lassativo per i piccoli roditori e uccelli che vengono attratti da tale nettare e che inconsciamente utilizzeranno gli ascidi come gabinetto.
Dopo una breve introduzione sull’habitat è assolutamente doveroso dividere il genere Nepenthes in due categorie principali, ossia, Nepenthes lowland e Nepenthes highland. Come già accennato esse sono piante carnivore che trovano il loro ambiente ideale nelle piovose foreste tropicali di montagna.
Quindi cosa significa lowland e highland?
Sono due termini che vengono utilizzati per definire l’altitudine in cui esse vivono, questo perché tra un ambiente lowland ed uno highland vi è una notevole differenza in termini di temperature e condizioni ambientali. Pertanto le varie specie di Nepenthes si sono evolute adattandosi a tali condizioni che sono strettamente necessarie per la loro crescita. Ciò significa che una Nepenthes lowland difficilmente si adatterà ad un ambiente highland e viceversa.
Tuttavia la maggior parte delle Nepenthes (soprattutto moltissimi ibridi tra le due categorie) possiamo dire essere intermedie, ossia adattabili ad una via di mezzo tra le due condizioni estreme, quindi niente paura!
È obbligatorio per noi farvi conoscere brevemente queste condizioni per poter apprendere al meglio il genere Nepenthes e di conseguenza scegliere la pianta che fa per voi e poterla accudire al meglio.
Condizione Lowland
Definiamo con il termine lowland quelle condizioni ambientali che possiamo trovare nelle foreste di montagna situate dalla “base” della montagna fino ad un dislivello di circa 1000 metri.
In questo ambiente le temperature sono generalmente costanti, non inferiori ai 20 °c e non superiori ai 30°c.
Le più comuni Nepenthes lowland sono:
Condizione Intermedia
Nel range delle Nepenthes che crescono in condizioni intermedie, ossia una “via di mezzo” tra i due estremi lowland e highland possiamo inserire tutte quelle Nepenthes che trovano il loro habitat ideale ad un dislivello compreso tra i 1000 m e i 1500 m circa.
È doveroso specificare che molte di queste Nepenthes sono state ritrovare anche a dislivelli inferiori o superiori così come anche le Nepenthes che crescono ai due “estremi” sono state ritrovate in condizioni intermedie (es. N. maxima, N.ampullaria, N.rafflesiana e altre).
Inoltre la maggior parte degli ibridi artificiali tra Nepenthes lowland e highland crescono perfettamente in condizioni intermedie.
Le temperature a questi dislivelli sono generalmente comprese tra i 20°c ed i 25°c durante il giorno e prevedono un leggero sbalzo termico durante la notte
dove le temperature possono scendere intorno ai 16-18°c.
Le specie più comuni di Nepenthes intermedie sono:
Condizione Highland
Condizioni prettamente montane dove il dislivello rientra tra i 1500 m fino oltre i 2500 m.
In questo ambiente le temperature non superano i 22-25°c e vi è uno sbalzo termico tra le temperature diurne e notturne che può essere di oltre 10°c anche se generalmente le temperature notturne non scendono sotto i 15°c.
Lo sbalzo termico per le Nepenthes che vivono obbligatoriamente in ambiente highland è assolutamente necessario per garantirne la crescita.
Le principali Nepenthes che crescono in questi ambienti sono:
Terminata questa breve introduzione all’habitat delle piante appartenenti al genere Nepenthes vedremo insieme i punti essenziali per coltivare al meglio questa spettacolare pianta carnivora in grado di regalare enormi soddisfazioni.
Come Si Coltivano Le Nepenthes?
Esposizione solare
Nepenthes è una pianta carnivora che tollera poco il sole diretto, specialmente durante le ore più calde della giornata.
Perché evitare il sole diretto?
Perché in natura vivono all’interno di foreste pluviali dove il sole viene mascherato ed i raggi solari filtrati dalle piante più alte.
Quindi dove devo posizionare la mia Nepenthes?
Per tutte le Nepenthes l’ideale è posizionarle in una zona ombreggiata (veranda, portico, sotto grandi alberi..) oppure utilizzando dei teli ombreggianti. Se l’umidità è abbastanza alta non sarà un problema il sole diretto nelle prime ore del mattino oppure nelle ultime del pomeriggio.
Acqua
Nepenthes mal tollera i ristagni idrici, pertanto è opportuno che il terreno sia sempre umido, ma mai fradicio d’acqua.
In estate quando le temperature sono estreme è possibile lasciare 1-2 cm di acqua nel sottovaso, finché non verrà assorbito. Questo perché l’evaporazione è solitamente abbastanza veloce da impedire l’eventuale ristagno.
Utilizzare solo acqua distillata. In alternativa sono adatte tutte quelle acque che hanno un contenuto di sali minerali estremamente basso. Ad esempio tutte le acque di condensazione (condizionatore, deumidificatore). La conducibilità dell’acqua deve avere un valore inferiore ai 50 micro-siemens.
Perché evitare il ristagno idrico??
Nel loro habitat il terreno è molto drenante, pertanto l’acqua percola verso il basso. Per questo motivo è estremamente raro che vi sia ristagno idrico.
In risposta il ristagno causerebbe mancanza di ossigeno nel terreno, questa condizione comporta asfissia radicale e di conseguenza le radici delicate di Nepenthes marcirebbero irrimediabilmente.
Perché acqua distillata?
I motivi sono svariati, ma proviamo a ragionare in termini di ambiente.
Nepenthes cresce in un ambiente estremamente piovoso, su un terreno drenante di natura prevalentemente inerte, cosa comporta ciò?
Semplicemente che i Sali minerali e la maggior parte delle sostanze nutritive presenti nel terreno vengono costantemente dilavate dalla pioggia che per sua natura non contiene sostanze minerali.
Per questo semplice motivo l’apparato radicale di Nepenthes si è adattato a ricevere pochissimi nutrimenti dal terreno.
Un punto essenziale per ottenere dei buoni risultati è garantire un alto tasso di umidità dell’aria in quanto come già detto, Nepenthes cresce in ambienti pluviali dove la pioggia è molto frequente e pertanto l’umidità è elevatissima.
La mancanza di umidità danneggerebbe le foglie irrimediabilmente.
È necessario tuttavia garantire un buon ricircolo d’aria per evitare malattie funginee che potrebbero insorgere in situazioni di elevata umidità.
Come posso risolvere questo problema?
Non ci spaventiamo perché le soluzioni sono tante! Partiamo dal presupposto che molte tra le Nepenthes più facili da coltivare si accontentano di una abbondante spruzzata di acqua distillata 2-3 volte al giorno su tutta la pianta. Se si decide di coltivare indoor ad esempio all’interno di un terrario semichiuso il problema è praticamente risolto in partenza in quanto l’umidità relativa dell’aria all’interno di un terrario è sufficiente, anche se è comunque bene spruzzare abbondantemente se foglie di tanto in tanto.
In alternativa molti coltivatori utilizzano sistemi di nebulizzazione oppure di fogging (cioè ricreando la nebbia con strumenti più o meno economici) soprattutto all’interno di grandi terrari, growroom oppure serre.
L’utilizzo di sistemi di nebulizzazione è molto utile quando si coltivano Nepenthes highland, perché questi sistemi aiutano ad abbattere le temperature evitando perciò temperature troppo alte durante il giorno e all’imbrunire aiutando a creare anche lo sbalzo termico necessario. (N.B.: questi sistemi da soli aiutano ma non garantiscono le condizioni ideali, per ottenere i migliori risultati di solito vengono utilizzati ventilatori, estrattori, sistemi di cooling ad acqua, condizionatori ecc..)
Substrato
Seppure 50% torba e 50% perlite va benissimo come substrato generale, di conseguenza anche per Nepenthes non crea problemi, molti coltivatori utilizzano miscele in varie proporzioni di torba, perlite, bark, akadama, sfagno secco/vivo.
Secondo la mia esperienza una miscela 60% perlite e 40% torba con aggiunta di sfagno vivo oppure reidratato ad avvolgere le radici e dare un po’ di umidità in più, risulta essere un buon compromesso per chi alle prime armi fatica a reperire determinati materiali.
Personalmente i migliori risultati li ho ottenuti miscelando in proporzioni uguali sfagno secco reidratato e perlite aggiungendo sempre sfagno vivo intorno alla base della pianta.
ATTENZIONE: non respirate senza protezione la polvere di perlite, idratatela a dovere prima di maneggiarla, è una polvere molto sottile e dannosa per i nostri polmoni!
Perché terreni così leggeri?
Perché Nepenthes ha bisogno di umidità, ma anche di terreni molto areati per evitare problemi di marciumi a livello dell’apparato radicale. Di conseguenza è bene che il terreno non abbia troppa torba oppure materiale in grado di “impaccarsi”. È pertanto preferibile aumentare la proporzione di perlite o eventualmente aggiungere altri materiali sempre inerti con una granulometria spessa e adatta per fa si che le radici possano fare “presa”, restando comunque ben areate. Inoltre è essenziale che il substrato sia privo di sostanze nutritive, in quanto a lungo andare risulterebbero dannose per Nepenthes che, seppur più tollerante di altre piante carnivore, potrebbero non sviluppare più ascidi e a lungo termine porterebbe inesorabilmente alla morte della pianta.
Posso concimare la mia Nepenthes?
È sempre bene evitare la concimazione di tutte le piante carnivore, inclusa Nepenthes.
Tuttavia è possibile ogni tanto concimare Nepenthes (solo questo genere di pianta carnivora) con dosi molto diluite di concimi per orchidee oppure di un qualsiasi nutriente generico fogliare, purché si rispettino tre regole:
– diluire a quota 1/3 oppure 1/4 il fertilizzante-concime
– spruzzare il prodotto solo sulle foglie
– dare il prodotto a distanza di 10-15 giorni
Inverno
Nepenthes non va in riposo vegetativo! Essendo piante tropicali esse vegetano tutto l’anno ma solo a condizioni costanti.
Le soluzioni per garantire condizioni più o meno costanti tutto l’anno sono diverse in base al tipo di habitat di appartenenza, ossia siano esse Nepenthes lowland, intermedie oppure highland.
Per risolvere questo problema è necessario garantire un terreno asciutto e umidità dell’aria relativamente bassa.
Cerchiamo di chiarire più nel dettaglio.
– Lowland: l’ideale sarebbe disporre di un terrario o growbox con condizioni stabili tutto l’inverno in quanto molte di queste Nepenthes (soprattutto quelle ultra lowland, cioè quelle più “delicate”) cominciano a mostrare segni di sofferenza già intorno ai 18-20°c. È tuttavia possibile “svernarle” dentro casa purchè poste in una stanza molto illuminata dove le temperature non siano per loro proibitive oppure in una doppia finestra nelle medesime condizioni.
– Intermedie e highland: avendo bisogno di temperature generalmente più basse rispetto alle lowland esse si adattano bene a passare l’inverno all’interno di una doppia finestra oppure anche in un terrario o in una growbox purchè si riesca a garantire un minimo di sbalzo termico e le temperature non scendano mai sotto i 15°c
Se si decide di effettuare lo spostamento indoor-outdoor ossia coltivare Nepenthes all’esterno in estate e dentro casa in inverno è importante spostare le piante nel periodo più adatto a loro. Cioè quando le temperature esterne (soprattutto quelle notturne) sono equilibrate a quelle interne in modo da evitare di stressare troppo la pianta.
Parassiti e Malattie
Nepenthes sono piante resistenti che raramente vengono colpire da parassiti, tuttavia se coltivate in prossimità di piante malate o con infestazioni da parassiti in corso è possibile che anche Nepenthes venga attaccata.
I principali parassiti, funghi e malattie che possono colpire Nepenthes sono:
– Afidi: piccoli insetti pungenti generalmente di colore verde chiaro, nero o bianchi, grandi pochi millimetri e muniti di ali. Gli afidi succhiano la linfa soprattutto in prossimità dell’apice meristematico causando deformità fogliare.
Sono facilmente debellabili manualmente oppure utilizzando uno dei vari prodotti aficidi biologici presenti in commercio ripetendo il trattamento dopo 10 giorni in quanto questi parassiti producono uova resistenti al trattamento.
– Acari: comunemente chiamato ragnetto rosso, è un parassita microscopico e pertanto impossibile da vedere ad occhio nudo. Crea danni simili a quelli degli afidi tuttavia è difficile riconoscerlo ad occhio nudo in quanto i sintomi sono simili a quelli causati da afidi, stress da troppo caldo, o altri parassiti.
Per il trattamento è possibile utilizzare un acaricida per piante e come per gli afidi è necessario ripetere l’operazione a distanza di qualche giorno.
– Cocciniglia: è raro che una delle varie tipologie di cocciniglia attacchi Nepenthes. Di solito ciò accade quando la pianta viene posta in prossimità di altre piante con gravi infestazioni in corso. È possibile rimuovere cocciniglia manualmente oppure utilizzando un insetticida sistemico per piante.
– Cercospora: è una malattia causata da un fungo, può insorgere in primavera o in autunno quando l’umidità è troppo elevata. Non è una malattia letale ma crea sulle foglie delle piccole macchie marroni contornate di rosso porpora. Pertanto crea un effetto antiestetico ma è una malattia facilmente debellabile con uno dei vari prodotti appositi presenti in commercio.
– Oidio: chiamato anche “mal bianco”, è una malattia causata da un fungo e può insorgere in primavera o in autunno in condizioni di elevata umidità e scarso riciclo dell’aria. Si presenta come una patina bianca e “polverosa” che attacca vari tessuti delle piante di Nepenthes che generalmente riescono a rispondere bene e combattere la malattia autonomamente. Se la malattia si prolunga però possono insorgere varie problematiche ed è pertanto opportuno trattare fin da subito con uno dei validi prodotti specifici presenti in commercio.
– Antracnosi: si tratta di una malattia funginea insidiosa e difficile da combattere se non trattata tempestivamente. Il riconoscimento è piuttosto difficile perché facilmente confondibile con stress da bruciature in quanto si presenta con la formazione di macchie scure su foglie e fusto che si ingrandiscono rapidamente portando a zone di disseccamento. Insorge in condizioni di scarsa ventilazione e di elevata umidità. Le piante che presentano infezione da antracosi dovranno essere periodicamente trattate con prodotti antifunginei in quanto saranno spesso soggette a ricadute.
– Pythium: si tratta di un fungo normalmente presente nel terreno, tuttavia può diventare patogeno in condizioni che ne rendono la proliferazione incontrollata (es. substrato in marcescenza, irrigazione con acqua non di qualità). Questo fungo patogeno è probabilmente il più temibile per le piante del Genere Nepenthes in quanto aggredisce le radici e se non debellato in tempo con appositi prodotti esso danneggerà irrimediabilmente l’apparato radicale compromettendone la capacità di assorbire acqua e causando la morte della pianta.
– Stress da caldo e da freddo: in questi casi bisogna essere tempestivi perché Nepenthes mal tollera temperature troppo alte o troppo basse che causano bruciature nelle foglie, appassimento e annerimento dell’apice meristematico (condizione critica). Inoltre se la pianta viene esposta al sole diretto potrebbe bruciarsi irrimediabilmente nel giro di poche ore . A causa dei tessuti delicati i danni causati dalle temperature proibitive possono essere irrimediabili anche dopo brevissimo tempo ( poche ore!). L’unico modo per evitare tali danni è essere preventivi.
Vacanze
Come bisogna comportarsi quando ci si assenta per diverso tempo?
Il metodo più comune è affidare le piante ad amici/parenti che tuttavia in mancanza di esperienza o di conoscenza di Nepenthes potrebbero causare più danni che benefici, ma nessuna paura! Basta prendere qualche piccolo accorgimento: istruire bene chi di dovere.
Scherzi a parte i metodi sono diversi, ma essendo Nepenthes una pianta che non tollera i ristagni idrici sconsiglio vivamente i classici sistemi a “zattera” , tuttavia esistono anche altre soluzioni semplici per curare le proprie piante a distanza:
– Aquagel : si tratta di un prodotto economico che è possibile comprare in qualsiasi garden center ben fornito, si tratta di un tubetto pieno di un liquido gelatinoso privo di sostanze nocive. Basta applicare il tubetto direttamente sul substrato seguendo le istruzioni riportate sull’etichetta ed il gioco è fatto!
– Bottiglie con sistema a lento rilascio: altro sistema simile all’aquagel ma che prevede l’utilizzo di una bottiglia d’acqua collegata solitamente ad un dosatore poroso. Anche questo prodotto è facilmente reperibile.
– Sistema di irrigazione automatico a goccia/pioggia: costoso ma efficace, si tratta di un sistema elettronico collegabile a contenitori esterni colmi d’acqua (quelli più economici si collegano alla rete idrica di casa ma come ben sappiamo a noi serve acqua distillata o piovana). Un timer ci permette di decidere con che frequenza irrigare le piante.
Conclusioni:
Il mondo delle Nepenthes è vario ed affascinante, lo scopo di questo articolo è quello di introdurre il nuovo appassionato alla coltivazione della pianta carnivora Nepenthes partendo dal loro habitat per comprenderne le esigenze basilari, le problematiche più comuni e come prendersene cura seguendo delle linee generali per evitare stress e godere delle enormi soddisfazioni che questa magnifica pianta è in grado di regalare.
Per approfondimenti sui metodi di cattura, sulla fioritura ed eventuale impollinazione ed altre curiosità sul Genere Nepenthes seguiranno prossimamente altri articoli.
G.Mehle / V. Guidolin